Athenis olim quidam vivebat,qui in subitam dementiam incidit,credebatque se regem esse.Multi cives,pueri praesertim,eum iocose salutabant,regem appellantes; et misellus salutatione superbus et laetus erat. Tamen familiares ad medicum eum adduxerunt, qui dementem ad sanitatem perduxit. Postquam sanus domum rediit, omnes eum vitabant et ne verbum quidem ei faciebant; nemo enim cupiebat se putari amicum hominis qui demens fuerat. Ille igitur assidue solus vivebat, miseramque vitam agebat. Post aliquot dies medicus mercedem petiit curarum quas ei praebuerat. Et ille respondit se duplicem mercedem ei daturum, si ad priorem statum redegisset.

C'era una volta in Atene un tale che, preso da un'improvvisa pazzia, si credeva re: molti cittadini, specialmente i bambini, lo salutavano scherzando, chiamandolo re; e il pover'uomo fu orgoglioso e felice del saluto. Tuttavia, i suoi parenti lo portarono da un medico, che lo riportò in salute. Quando tornò a casa in buona salute, tutti lo evitarono e non gli dissero nemmeno una parola; perché nessuno voleva essere considerato amico di un uomo che era stato pazzo. Visse quindi costantemente solo e condusse una vita miserabile. Dopo alcuni giorni il medico chiese il pagamento delle cure che gli aveva prestato. E lui rispose che gli avrebbe dato una ricompensa doppia, se lo avesse ridotto allo stato di prima.